Monday, 12 May 2025

Minori in Internet: emergenza immediata!

Lucia Lorenzini By Lucia Lorenzini | April 08, 2013 | Italy

Quanta certezza abbiamo sulla sicura navigazione in internet dei minori?

  

 

   Si parla tanto di protezione dei minorenni in internet, della situazione di particolare emergenza che associazioni, scuole, ed in particolare i genitori si trovano spesso costretti a vivere nel tentativo di proteggere e tutelare rispettivamente i propri utenti, studenti e figli minori di età durante le attività di apprendimento e soprattutto di svago, che crescono in maniera molto più evidente rispetto alle prime. Si parla ormai da tanto anche dell’esistenza di specifici canali di comunicazione, i c.d. ‘canali kids’ on line, in grado di garantire un controllo efficace e totale durante la navigazione in internet dei ragazzi. Una volta che il minore accede a questi canali non dovrebbe avere alcun tipo di problema e potrebbe rimanere collegato a lungo senza alcun pericolo di trovarsi in reti non controllate.

   Eppure, nonostante la presenza dei diversi canali kids on line, nonostante siano ben chiari i rischi che i minori corrano nel navigare in rete in modo non protetto, nonostante le grandi campagne informative che di continuo vengono organizzate a livello mondiale, nonché nazionale come l’annuale incontro del Safer Internet day (EU Kids Online project), e nonostante vi siano anche degli strumenti ancor più mirati a salvaguardare i ragazzi in questi processi, si assiste ad un continuo incremento delle percentuali di ragazzi/e che purtroppo si imbattono in relazioni telematiche con persone assolutamente sconosciute e non solo.

   A questo punto non possono che sorgere spontanee  alcune riflessioni e spunti di domanda.

   Questi canali kids di comunicazione e di informazione sono davvero protetti come dovrebbero essere, considerata la funzione sociale che li caratterizza? Possibile che questi canali che dovrebbero garantire la sicurezza in internet per un ragazzo siano alla fine pieni di link di rimando istantanei a servizi di rete sociale, social networks tra i più in voga come facebook e twitter con tutti i rischi che ne derivano? Possibile che non ci si renda conto che i minori di oggi, ormai figli della tecnologia ed esperti del navigare in rete in misura certamente superiore rispetto anche ai genitori, trovino -in modo quasi immediato direi- tali rimandi ai social networks? Com’è possibile che canali che hanno come funzione sociale proprio la navigazione sicura in internet per i ragazzi, arrivino quasi a preferire di avere un numero sempre più crescente di “fan” privilegiando perciò la pubblicità e la sponsorizzazione del proprio marchio a discapito dei ragazzi che affacciandosi a questi canali si trovano catapultati -spesso anche involontariamente- su twitter e facebook o youtube (utilizzato da più del 32% dei ragazzi tra i 9 e i 16 anni intervistati e considerato dal report del “Safer Internet Day 2013” come uno dei canali più rischiosi di qualsiasi altra piattaforma online)? Possibile che si preferisca mettere in primo piano la propria popolarità nel mondo e non invece la tutela dei ragazzi che sono tra l’altro i veri destinatari dei propri programmi, proprio oggi che ci troviamo in un’era in cui purtroppo sono ormai infiniti gli strumenti a disposizione per “trarre in inganno”, “raggiungere” o comunque anche solo traumatizzare i ragazzi stessi con rimandi a siti che quanto a contenuto, ad immagini e a video sono tutt’altro che sicuri?

   È indispensabile che, oggi più che mai, si utilizzino -sin dal primo momento in cui mettiamo un personal computer nelle mani dei più piccoli anche per una semplice ricerca scolastica- programmi di default all’interno dei pc stessi che non lascino neanche un margine di spazio ad insinuazioni non sicure in rete.

   Ben venga quindi l’iniziativa di RAI che, interpretando al meglio il suo ruolo di servizio pubblico, rende disponibile gratuitamente un browser di navigazione sicura denominato YoYo browser e un social network chiamato MyJunior. Prodotti che rispondono entrambi alle esigenze di un’esperienza web a garanzia dei minori e dei loro genitori. Si tratta di versioni del prodotto MimiHua, realizzate dalla società statunitense Emoclick LLC, appositamente adattate al mercato italiano.

   Non ci resta altro da fare che dotare –nel più breve tempo possibile- i personal computer che usano i nostri figli di questi programmi augurandoci che RAI ne dia ampia evidenza, facendosi anche portavoce di questa cultura della sicurezza per i minori.

Avv. Lucia Lorenzini

Associate Zagami International Law Firm

www.zagamilaw.com


  • Tags:   web - minori - rischi - sicura navigazione - Safer Internet Programme - prevenzione - parental control - Mimihua - Emoclick LCC - Rainet - raiyoyo
  • Categories:  Education

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