MEET me TONIGHT - FACCIA A FACCIA CON LA RICERCA

maria antonietta buson By maria antonietta buson | octubre 01, 2012 | Italy

MEET me TONIGHT per la prima volta esordisce in Lombardia. Il famoso evento europeo, giunto oramai alla sua ottava edizione, debutta per la prima volta in Lombardia coinvolgendo ben 8 città con 150 eventi gratuiti, pensati ed organizzati per rendere l’evento fruibile e vivibile da tutti.

MEET me TONIGHT per la prima volta esordisce in Lombardia. Il famoso evento europeo, giunto oramai alla sua ottava edizione, debutta per la prima volta in Lombardia coinvolgendo ben 8 città con 150 eventi gratuiti, pensati ed organizzati per rendere l’evento fruibile e vivibile da tutti.

Per questo motivo gli innumerevoli eventi sono stati suddivisi sia per fasce di età, sia per tipologia: sport e giochi, scienza e società, energia e sostenibilità, food, arte e creatività.

Ad organizzare la giornata sono tre università milanesi: Politecnico, Statale e Bicocca che, tra conferenze, spettacoli, giochi, laboratori e visite guidate, hanno saputo rapire ed entusiasmare il grande flusso di persone che vi ha partecipato.

Dal bambino all’adulto, dal piccolo artigiano al grande imprenditore, meet me tonight, portando in piazza la scienza, ha saputo interessare e coinvolgere personalità di diverso tipo, riuscendo perfettamente nel suo duplice intento: da un lato, dimostrare come la scienza sia un qualcosa di molto presente nelle nostre vite (basti anche solo pensare ai piccoli elettrodomestici che quotidianamente utilizziamo), dall’altro sfatare il mito del ricercatore timido, secchione e taciturno che passa la propria vita all’interno della sua “torre d’avorio”. Fantastico a tal proposito, è stato constatare come sia veramente difficile far tacere un ricercatore quando gli si pone una domanda.

Tra i progetti che più hanno saputo attrarre l’attenzione dei visitatori, troviamo lo stand capitanato dal Professor Massimo Labra e dal Professor Maurizio Casiraghi, impegnati nel ricostruire il filamento delle molecole del DNA, con l’intento di battere l’attuale record dei guinness dei primati di 30 metri circa. Affollatissimo anche lo stand nel quale era possibile confrontarsi con la leggendaria macchina della verità, o ancora quello in cui presentavano al pubblico il robot che impara ad apprendere quasi come un bambino.

Queste sono solo alcune delle molteplici attività presenti negli stand, nei quali vi poteva trovare accoglimento ogni singolo individuo, trovando in ognuna di essa, anche in minima percentuale, un’affinità con i propri personali interessi, inclusi i laboratori artistici, culinari, musicali e di cultura.

Al termine della giornata, abbiamo intervistato alcuni partecipanti, chiedendo loro, dopo aver conosciuto gli scienziati, di esporci proprie personali considerazioni sulle attività svolte: emergono da subito apprezzamenti per il coraggio di questi ricercatori nel voler modificare il modo di rapportarsi al mondo, esponendo solo successivamente le proprie opinioni circa i loro stravaganti prodotti, esprimendo propri e personali pareri a riguardo.

In conclusione, questa possibilità di interagire sentendosi protagonisti attivi e analizzando da vicino i loro esperimenti, ha dato modo ai partecipanti di fermarsi a riflettere e, in taluni casi, di mettere in discussione le proprie convinzioni e conoscenze verso la scienza, essendo riusciti proprio attraverso questo scambio di opinioni, ad acquisire delle nuove chiavi di lettura proprie del mondo scientifico, sulle quali poter costruire apprendimenti futuri.

Maria Antonietta Buson


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