martedì, 10 dicembre 2024

Intervista a Giuseppe Cangemi - Candidato al Consiglio Regionale del Lazio nelle liste di Forza Italia

MariaLaura Francisco By MariaLaura Francisco | febbraio 15, 2018 | Italy

Consigliere Regionale uscente della Regione Lazio, Giuseppe Cangemi si ripresenta come Candidato al rinnovo del Consiglio Regionale del Lazio il prossimo 4 marzo nelle liste di Forza Italia.

Silvio Berlusconi ha siglato l’impegno con gli Italiani, Lei sottoscrive il suo con i Cittadini del Lazio? Ci esponga le Sue tre linee guida

Sì,  naturalmente il mio impegno è quello di rappresentare i miei Concittadini e il mio progetto non si ferma ad un accordo ma segue una continuità già dimostrata negli anni e nei fatti e si propone di migliorare il benessere nella nostra regione. La mia politica è orientata a garantire più sicurezza, occupazione e sviluppo. Sono tre grandi temi che hanno un leit motiv unico: creare una regione moderna in cui sia tangibile il supporto dello Stato. I Cittadini devono poter contare sulle Forze dell’Ordine che a loro volta devono essere garantite dalle Istituzioni. È compito dei Consiglieri Regionali portare l’attenzione della Pisana sulle problematiche che ogni giorno le persone che vivono sul nostro territorio, i nostri vicini, lamentano e cercare la soluzione politica più adeguata senza impantanarsi in castelli di carta e burocrazia asfittica. Sicurezza è sinonimo di libertà di movimento, impresa e associazione senza costrizioni, senza la paura di essere offesi, derubati e aggrediti.  Sicurezza è sinonimo di sostegno ai giovani e alle Imprese che creano occupazione. La microcriminalità in aumento nella nostra Regione , una commissione per monitorare le infiltrazioni mafiose sul territorio, nonché i fatti della Terra di mezzo che hanno avvelenato Roma e l’intera Regione,  rendono la misura di quanto sia urgente intervenire per ripristinare un maggiore livello di garanzia e legalità affinché il Lazio possa tornare ad essere la Regione traino del Paese.

Sicurezza e immigrazione come si conciliano?

Facendo rispettare la legge e assicurando certezza nella pena per chi delinque così da favorire una integrazione reale per chi si trasferisce nella nostra Regione. La mia idea è sempre rivolta ai Cittadini e alla integrazione sana di immigrati regolari che vogliano rispettare le Leggi dello Stato e intraprendere una attività onesta aiutando lo sviluppo del tessuto economico regionale. Il controllo dei flussi migratori è un problema serio che va affrontato in modo strutturale con tavoli operativi sotto l’egida del Ministero dell’Interno. Sicuramente non si può pensare di creare campi profughi o CAR a ridosso di attività commerciali importanti, vicino ai porti turistici come hanno provato a fare a Civitavecchia o in zone in cui il tessuto sociale è di per sé già problematico e gravato da microcriminalità, sarebbe il modo migliore per distruggere la realtà socio-economica locale e regionale.  Non possiamo e non vogliamo rassegnarci a pensare che si possano  svendere valori e identità facendo della questione immigrazione una questione ideologica o, nella peggiore delle interpretazioni, religiosa. L’immigrazione è una questione di rispetto delle Leggi e di garanzia per l’azione e la persona.  È una questione Istituzionale, non razziale. Chi sbaglia deve pagare e chi contribuisce allo sviluppo deve progredire, gli altri vanno rispediti a casa.

 Chi sbaglia, paghi. Carceri e rieducazione due temi che da sempre le sono cari, quali sono le sue proposte?

Nella scorsa legislatura mi sono speso molto, visitando le Case Circondariali per rendermi conto della situazione dei detenuti e organizzando dei tavoli di lavoro con il Ministero e i Dirigenti della Polizia Penitenziaria per sostenere le necessità di strutture e personale. Sono fermamente convinto che lo scopo rieducativo della detenzione possa essere facilitato da un ambiente più umano, quindi è necessario costruire nuove carceri e strutture idonee per offrire  la possibilità di poter frequentare corsi di formazione professionale e garantire così  la riabilitazione, ma allo stesso tempo per assicurare maggiore controllo e un ambiente lavorativo migliore per il Personale Penitenziario, oggi sotto organico.

Lei è un Laziale DOC, in ogni senso, per difendere la sua squadra del cuore e il territorio si è spesso scagliato contro il sindaco Raggi, perché?

È una questione di tutela ambientale e non ideologica. Sono intervenuto contro le restrizioni inutili delle finte domeniche ecologiche che creavano disagi ai tifosi senza apportare benefici reali nel contrasto all’inquinamento aggravando il malcontento  e  la viabilità in una città già congestionata. Ma soprattutto ho ritenuto doveroso intervenire contro la follia del piano rifiuti ipotizzato senza alcuna logica dalla Raggi. Cesano e Osteria Nuova non diventeranno la pattumiera di Roma: non consentiremo che si realizzino impianti in quel territorio a causa dell'incapacità della Raggi che gioca a scaricabarile con Zingaretti. Siamo di fronte ad una manifesta incapacità di governo dei Cinque Stelle in Campidoglio e del Centrosinistra alla Regione Lazio. Per Zingaretti, fortunatamente, ormai è questione di poche settimane e dovrà fare i bagagli. Non si illuda di poter fare ancora danni in questo ultimo miglio di Legislatura sulla pelle dei Cittadini di Cesano e Osteria Nuova.

Un’ultima domanda, come vede questa corsa elettorale?

Siamo pronti ad affrontare con entusiasmo la campagna elettorale al fianco di Stefano Parisi per sfrattare Zingaretti, il peggior Presidente che abbia mai avuto la Regione, e riportare il Centrodestra unito al Governo del Lazio.

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@gecangemi

 

 


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